Incarti per arance - orangenpapier - papiers d'orange

 

       Incarti per arance    

A proposito di collezionista di incarti per frutta ...

Ho iniziato a collezionare incarti per frutta circa trent’anni fa, girando per i mercati ,colpito dalla bellezza  di quei disegni e colori …

Pensavo di fare parte di  una razza in via di estinzione per la mancanza di contatti con altri collezionisti, ma poi attraverso internet mi si è aperto un universo di tanti appassionati in tutto il mondo con i quali ho potuto fare molti scambi e comprare singoli pezzi o  intere collezioni.

Per conoscere altri appassionati  mi é stato molto utile l’invito a presentare la mia collezione durante una puntata di  Rai Uno Mattina e la stampa di alcuni servizi giornalistici.

Grazie anche a tutti  questi contatti  ho  avuto modo di realizzare una discreta raccolta di libri e cataloghi  che riguardano incarti per agrumi e copricassette di tutto il mondo.

Scorrendo queste pagine si scopre una realtà  che ormai é scomparsa per sempre.

Attualmente ho circa 24.000 incarti, tutti diversi, soltanto italiani e spagnoli, che coprono un lasso di tempo dal 1900 ad oggi.  

Ho ovviamente accumulato centinaia di doppioni,  con la speranza di avere la possibilità di fare scambi.

Se qualcuno leggendo queste righe decidesse di contattarmi , mi farebbe cosa gradita.

GUARDAZZI CLAUDIO

E mail: paola.01@libero.it

Tel: 0524 523285

 

 

     

Bibliografia

 

    

Copricassette fine '800 inizio '900

 

 

    

 

Incarti per arance  1900 - 1930

 

 

       

 

Incarti per arance dal 1940

 

 

A proposito di incarti per frutta…

L’ idea  di avvolgere i frutti e nella fattispecie gli agrumi, risale agli inizi del novecento per cercare di proteggere i prodotti nei lunghi viaggi verso i luoghi di vendita.

Fino ad allora i produttori usavano farsi pubblicità e accattivarsi i potenziali clienti arricchendo le confezioni, in genere cassette di legno, con manifesti copricassette finemente disegnati o merlettati: vere e proprie opere d’arte da un punto di vista iconografico e pittorico!!!

Appaiono così per la prima volta involucri di carta grossolana, solo bicolore, in genere rosso e blu, privi di qualunque ricerca estetica.

L’iniziativa riscuote successo e attorno al 1910 le veline cominciano a cambiare aspetto.

I produttori ed esportatori si rendono conto anche del valore pubblicitario che possono esercitare e la carta diventa molto più leggera, la grafica più ricercata e curata specialmente per evidenziare il nome del produttore.

Nasce in questo modo una variata teoria di mori, donne, bambini, paladini di Sicilia, santi, maschere, eroi dell’antichità, animali esotici, soggetti mitologici e, a seguire, personaggi televisivi, del cinema e dello sport.

Negli stessi anni e con la stesse modalità lo stesso avveniva in Spagna, altra grande produttrice di agrumi.

Caratteristica comune a tutti gli incarti è sempre stata la forma quadrata e al centro l’immagine circolare per rendere facilmente leggibile al cliente il messaggio che si voleva trasmettere.

Proprio la datazione degli incarti più vecchi rende molto difficile il trovare

degli esemplari datati in discrete condizioni e questo spiega i prezzi a due cifre che hanno raggiunto nelle compravendite.

A seguito di Italia e Spagna in tanti altri paesi produttori si é iniziato a usare incarti e così si vedono veline dei vari paesi del Mediterraneo, U.S.A., Sud Africa, Turchia ecc.

Attualmente il 90% degli incarti è utilizzato per avvolgere arance e limoni. Il 10% per altri frutti tipo mele, pere, kiwi ecc..

Tra le tante tipografie che hanno prodotto e ancora oggi stampano incarti ricordo in particolare per la qualità e la bellezza delle loro stampe la Fabbri di Modena, la Foschini di Vignola, la Cartotecnica di Catania, la Ronzulli , la F.lli  Manganaro di Catania, la Fabbri di Valencia, la S.I.V. di Bagheria, la Valgraf, la Carton Pack.

Purtroppo, per motivi economici, gli incarti stanno sparendo dal commercio per essere sostituiti dagli anonimi adesivi.

I collezionisti di veline in Italia sono piuttosto rari,mentre sono molto numerosi nel nord Europa,in Francia e in Spagna.

 

 

 

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